Gli aspetti geologici, geomorfologici e paleontologici, strettamente correlati alla straordinaria evidenza paesaggistica del lungo bastione roccioso, sono sicuramente la componente di maggiore rilievo naturalistico della riserva.
L’interesse botanico dell’area è legato in primo luogo alla presenza di specie mediterranee favorite dal microclima creato dalle pareti rocciose, con alcune specie floristiche decisamente rare, e alla coesistenza a breve distanza, in alcune vallecole dei versanti settentrionali, di specie tipiche di ambienti freschi e quote più elevate.
Dal punto di vista faunistico spiccano alcune rarità, in particolare uccelli, rettili e anfibi, la cui presenza è avvantaggiata da anfratti rocciosi e altri microhabitat poco accessibili.
Per il suo notevole valore in termini di habitat e specie vegetali e animali di interesse comunitario il territorio della riserva è stato riconosciuto nel 2006 come sito di interesse a livello europeo, mediante la definizione del SIC-ZPS Contrafforte Pliocenico, che comprende una porzione di territorio molto maggiore (2.628 ettari) rispetto a quella già molto ampia della Riserva (757 ettari).
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