03 Ott UNA BUONA NOTIZIA: I GESSI DELL’EMILIA ROMAGNA VENGONO RICONOSCIUTI PATRIMONIO UNESCO!
Posted at 08:57h
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Presentazione del riconoscimento World Heritage Site UNESCO
BEN DUE DELLE SETTE AREE RITENUTE DI PREGIO SU SCALA MONDIALE RICADONO A RIDOSSO DI BOLOGNA, UNA TRA SAN LAZZARO E PIANORO E UNA A ZOLA PREDOSA
Ieri l’UNESCO, nel corso di una importante riunione a Ryad (in Arabia Saudita), ha approvato la candidatura “Carsismo e grotte nelle evaporiti dell’Appennino settentrionale”, a Patrimonio Mondiale dell’Umanità del progetto. Una serie di aree collinari o montane – per la precisione sette tra Reggio Emilia e Rimini – sono state ritenute nel loro complesso particolarmente significative rispetto ai criteri di UNESCO.
Questa candidatura promossa direttamente dalla Regione Emilia-Romagna e fortemente sostenuta dal nostro Ente e dalle Amministrazioni Comunali territorialmente coinvolte, nasce oltre sette anni fa proprio a Bologna da una intuizione del Prof. Paolo Forti che a Casa Fantini, a due passi dalla Grotta del Farneto e dal Torrente Zena, propose l’idea alla Federazione Speleologica dell’Emilia-Romagna.
La candidatura è stata incentrata sul valore straordinario e sulla singolarità e specificità del patrimonio naturale gessoso di queste aree già accumunate da una rigorosa protezione, da progetti di valorizzazione congiunti e da accurati studi specialistici.
Il carsismo dei gessi è, infatti, un fenomeno naturale peculiare e degno di tutela, che si trova associato agli affioramenti gessosi delle nostre colline: è ben chiaro che nessuno dei siti dell’Emilia-Romagna avrebbe avuto singolarmente il valore sufficiente a giustificare questo altissimo riconoscimento; ed è altrettanto chiaro che il successo del progetto nasce proprio dal avere proposto una serie di elementi diversi e di grande pregio che rappresentano quell’unicum che interessa l’agenzia dell’ONU.
Due di queste zone ricadono nelle colline immediatamente fuori Bologna: a Est troviamo l’area più estesa, quella dei Gessi della Croara (con la nota Grotta della Spipola) e tra Zena e Idice (dove troviamo la Grotta del Farneto), nel Parco regionale dei Gessi Bolognesi, tra i Comuni di San Lazzaro di Savena e Pianoro; a Ovest abbiamo i Gessi di Zola Predosa, nell’omonimo Comune, che include la Grotta Gortani, e ricade all’interno del Sito Natura 2000 Gessi di Monte Rocca.
Per i dettagli della candidatura approvata, si visiti il sito https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/carsismo-evaporiti-grotte-appennino-settentrionale
Il Presidente Sandro Ceccoli dichiara:
“In attesa di festeggiare con gli altri partner di progetto questo riconoscimento di valore per il patrimonio naturale della nostra Emilia-Romagna e dell’azione di tutela dei Parchi, devo ringraziare quanti lo hanno reso possibile: in primis la Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna, che ha dato corpo all’idea del Prof. Forti e che in questi anni ha mantenuta alta l’attenzione sul progetto con una determinazione ammirevole; la Regione Emilia-Romagna, nella persona dell’Assessora Barbara Iori, dei suoi Uffici tecnici e dell’apposito Comitato tecnico scientifico; gli Enti di gestione delle Aree protette coinvolte e le molte Amministrazione Comunali che hanno appoggiato da subito l’iniziativa.
Infine, come Presidente del Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, rivolgo un sentito ringraziamento ai Gruppi Speleologici di Bologna e alle molte associazioni, persone e aziende del nostro territorio che hanno sentito il bisogno sin dall’inizio di plaudire e sostenere questa candidatura con una generosità e con un orgoglio tutti emiliani.
Credo che sia proprio questo speciale “fattore umano” a farci essere positivi per il futuro, certi che con persone del genere e con Amministrazioni lungimiranti sarà davvero possibile un efficace azione di valorizzazione del Patrimonio Unesco dei Gessi della nostra regione”.
Marzabotto, 20/09/2023