Proposto dalla Provincia di Prato e cofinanziato per il 50% dall'Unione Europea, il progetto è terminato nel 2014 dopo cinque anni di operatività; ha avuto come obiettivo il miglioramento dello stato di conservazione delle Specie di interesse Comunitario non adeguatamente rappresentate o esposte a rischi nell'area alto-appenninica e nella piana intorno a Prato.
L'acronimo SCI d'acqua fa riferimento sia alle Specie di interesse comuitario (Species of Community Interest-SCI) sia al fatto che tutte le specie selezionate sono legate ad ambienti acquatici (pesci, crostacei, anfibi, avifauna delle aree umide). Tra esse, il gambero di fiume e il pesce Cottus gobio, presenti nei torrenti dell'Appennino tosco-emiliano, oltre a diverse specie ornitiche citate nella direttiva comunitaria 74/409/CE "Uccelli".
Per approfondimenti: life.provincia.prato.it