Tra gli anfibi, le specie più comuni sono il rospo, diffuso pressoché ovunque, la rana verde e i tritoni crestato e punteggiato, che frequentano in genere le acque stagnanti.
Nelle faggete e nei prati d'alta quota si può incontrare anche la rana rossa, o rana temporaria, una specie che in Italia è presente solo sulle Alpi e lungo il crinale dell'Appennino tosco-emiliano-romagnolo.
Diffuso nelle faggete, è il geotritone che, respirando solo mediante la pelle, vive in habitat freschi e umidi come gli interstizi e le cavità del suolo oppure le grotte; solo di rado trova condizioni climatiche favorevoli per svolgere la sua attività in superficie, per lo più in giornate fresche e umide di primavera e autunno. Anche la salamandra pezzata, che abita le faggete lungo il corso di ruscelli e torrenti, trascorre gran parte dell'anno nascosta nel suolo: nel parco è abbastanza rara, probabilmente anche a causa della predazione che le larve subiscono a opera delle trote introdotte per la pesca.
I rettili sono rappresentati dall'ubiquitaria lucertola muraiola e dal ramarro, che a differenza della lucertola non si spinge a quote molto elevate. É presente anche l'orbettino, un sauro dal caratteristico aspetto serpentiforme. Tra i serpenti, la vipera è senz'altro il più noto e temuto, anche se non è facile incontrarla; molto più facile è imbattersi in serpenti del tutto innocui come biacco o biscia dal collare; meno frequenti sono l'elegante saettone, noto anche come colubro di Esculapio, e il piccolo e mordace colubro liscio.