Spesso nascosto tra grandi nuvole che risalgono dalla Toscana, il valico, marcato da un altro cippo confinario, era un tempo chiamato dei Mandromini, perché delimitava i pascoli degli allevamenti dei Granduchi che avevano sede più a valle.
Dal passo si ha ancora una nuova prospettiva delle “scale” del Corno e si può apprezzare lo sviluppo della dorsale che continua verso nord nella Nuda e nelle altre cime che delimitano a ovest l’alta valle del Silla. Nella rada prateria, punteggiata dalle fioriture di viola con sperone, ventaglina e altre erbe montane, si possono incontrare tracce di cinghiale e lupo.