Il toponimo di Poggiolforato ( significa “monte forato”), insieme a una lapide posta nell’abitato e a poche tracce sparse sul territorio, è quanto rimane a testimonianza di una audace opera idraulica, la cui descrizione è pervenuta attraverso documenti storici del senato bolognese. L’ingegnosa opera, progettata da Andrea da Savignano alla fine del ‘200, consisteva in un canale artificiale, scavato in parte sul fianco della montagna, che doveva servire a condurre le acque del Dardagna nel Silla per favorire il trasporto del legname verso Bologna.
Il cosiddetto canale naviglio del Belvedere venne realizzato all’inizio del ‘300, ma non si hanno precise notizie sul suo reale funzionamento. A Poggiolforato ha sede il Museo Etnografico “Giovanni Carpani”, dedicato alla vita quotidiana e ai mestieri delle popolazioni di queste montagne; la struttura museale è ospitata nella ex scuola proprio all’inizio del paese, mentre in una porzione del vicino edificio storico delle Catinelle si può ammirare una bella ricostruzione degli arredi di una tipica casa montanara.