L’itinerario, seguendo il segnavia CAI 801A, parte dal borgo di S.Andrea, antico nucleo di epoca medioevale raggiungibile in auto o a piedi dall’abitato di Ozzano seguendo l’omonima strada carrabile, costeggiando lo storico parco della villa Massei lungo la strada sterrata che degrada progressivamente fino a divenire un percorso pedonale.
Il sentiero si inoltra tra vecchi coltivi abbandonati ripopolati da una ricca vegetazione arbustiva fino a raggiungere il fondovalle del rio Centonara, alla base dell’imponente formazione dei calanchi dell’Abbadessa.
Superato il rio, grazie ad un piccolo guado in muratura, il sentiero risale in destra idrografica, mantenendosi alla base dell’anfiteatro calanchivo, fino ad un bivio dove, imboccando a destra, si inerpica sulla ripida dorsale argillosa ricoperta dalla tipica vegetazione calanchiva: ginestre, sulla, ginepro.
Salendo di quota è possibile ammirare l’intero bacino calanchivo il cui paesaggio è in continua e costante evoluzione. Proseguendo sulla cresta, in breve, si raggiunge un bosco misto di roverelle, aceri campestri e ornielli, che segnano l’ingresso del percorso nei terreni dell’azienda agricola Foiano. Da qui, raggiunta la casa padronale, si prosegue in discesa sulla strada comunale via Tolara (direzione Ozzano) per circa 600 mt fino ad arrivare ai ruderi dell’antica Pieve di Pastino. Lasciata la strada si oltrepassa una vistosa sbarra rossa e si prosegue per la cavedagna seguendo il segnavia CAI 801B che scende tra i vecchi coltivi e le aree boscate fino al fondovalle del rio Centonara, ricollegandosi all’itinerario di andata.
Il percorso può presentarsi particolarmente fangoso dopo piogge recenti e durante il periodo invernale.