L'avevano soprannominata Suor Ciclamino (lei stessa amava definirsi così), un fiore che tende a nascondersi ma è fra i primi a fiorire in primavera e fra gli ultimi dell'autunno. Nel novembre del 1943 sua madre si ammalò gravemente e morì, la figlia suora tornò nella casa paterna per la sepoltura.
Nel 1944 Bologna era sottoposta a continui bombardamenti e Suor Maria tornò a San Giovanni di Sotto dove abitavano i suoi fratelli e le loro famiglie.
Aiutò Don Marchioni nelle attività parrocchiali e preparò i bambini alla Prima Comunione che avvenne il 3 settembre.
Di questo periodo ci sono varie lettere che testimoniano la sua opera, le sue preoccupazioni e la sua spiritualità. L'ultima del 15/8/44 è trascritta interamente nel libro "Le querce di Monte Sole". Il 29 settembre i tedeschi arrivarono a San Giovanni di Sotto, fecero uscire dalle case e dalle stalle tutti gli occupanti e fra loro Suor Maria. Li ammassarono nella concimaia insieme ad altri trovati nel vicino rifugio.
Anche qui come in altri luoghi, i bambini furono messi davanti, dietro i giovani e gli anziani, quindi con le mitragliatrici furono massacrati tutti. Successivamente alcuni superstiti diedero sepoltura alle vittime in una grande fossa comune. Fra le vittime (una cinquantina) dodici erano familiari di Suor Ciclamino. Lei sarà riconosciuta alla riesumazione, dal crocifisso che portava al collo.
I suoi resti ora si trovano nel sacrario di Marzabotto ( loculo 469). Il libro di preghiere di Suor Maria fu recuperato dal fratello Mario nella tasca della veste della sorella prima di seppellirla. Lo conservò per quaranta anni poi lo regalò a Don Zanini, il parroco di Sasso Marconi.
Scheda elaborata da Mariangela Masotti guida volontaria del Parco storico di Monte Sole-Ente Parchi Emilia-Orientale.
Fonti:
Racconto di don Dario Zanini
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