L’itinerario si snoda prevalentemente in ambiente boscato, permettendo tuttavia di osservare una notevole varietà di ambienti diversi, frequentati stabilmente dai cervi del Parco. L’area è, infatti, di grande importanza per la specie, della quale costituisce uno dei principali quartieri riproduttivi nel versante emiliano dell’Appennino.
Il percorso non presenta grosse difficoltà tecniche, se non quella della lunghezza.
L’itinerario parte dalla località Poranceto, dove si trova uno dei centri visita del Parco, attraversando le ampie praterie nelle quali, a inizio autunno, è facile udire il classico bramito dei cervi maschi adulti. Raggiunta la località Barbamozza si sale attraverso boschi di faggio e castagneti fino a raggiungere i ruderi della borgata Luogo Umano. Attraverso rimboschimenti di abeti si scende in direzione di Bargi.
Raggiunte le praterie che caratterizzano le parte finale delle pendici del monte di Stagno si comincia il rientro verso il bacino del Brasimone attraverso un ambiente caratterizzato da un’alternanza di praterie, radure e boschi. Una tale distribuzione della vegetazione a questa altitudine costituisce l’habitat ideale per il cervo: tra gli alberi gli animali trovano rifugio, nei pascoli nutrimento.
Non è raro vederli, al mattino e alla sera, pascolare nelle aree aperte. Raggiunta nuovamente la località Barbamozza, si prosegue stavolta sulla piccola strada asfaltata che conduce alla riva del torrente Brasimone e poi al bacino da cui, in breve, si rientra al Poranceto.