Mercoledì 29 aprile presso la sede regionale in via dell Fiera è stato presentato il Bilancio Sociale dell'Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale.
Perchè un bilancio sociale?
Dotarsi di un Bilancio Sociale significa principalmente verificare la coerenza di scelte e attività con le proprie finalità istituzionali, dando conto in modo trasparente dell'efficienza e dell'attenzione nell'uso delle risorse, sia ambientali che economiche e sociali, ispirare la propria cultura organizzativa alla verifica continua e partecipata degli effetti della propria azione, valutare la performance e accrescere la condivisione e il dialogo costruttivo all'interno dell'ente e con i propri stakeholders.
Le Aree protette conservano un patrimonio ambientale di indiscussa importanza che, insieme al patrimonio storico e artistico, forma un bene unico e indivisibile, capace di generare flussi turistici ed economici importanti. In un momento storico delicato come quello attuale gli enti Parco devono essere in grado di rivalutare la propria funzione, garantendo da una lato una rigorosa salvaguardia del territorio e diventando dall'altro soggetti promotori di opportunità e di sviluppo.
Il Bilancio Sociale va proprio in questa direzione e vuole essere uno strumento in grado di orientare noi stessi ma anche chi ci guarda verso una rinnovata missione che, passando attraverso la tutela della biodiversità, interessi l'economia dei nostri territori, divenuti oggi tanto vasti da interessare oltre un milione di cittadini.
Un gesto di responsabilità quindi.
Responsabilità nel riconoscere i nostri limiti e non nasconderli, responsabilità nel dichiarare ciò che non può essere nelle nostre "corde" affinchè si possa lavorare su quello che invece si può e si deve fare per i nostri territori, responsabilità nell'assumersi l'onere del compito che ci daremo rendendone pubblicamente conto, responsabilità nello stare vicini alle persone che sul territorio vivono e lavorano, offrendo loro servizi efficienti e cercando di creare per le nostre comunità le migliori condizioni affinchè possano sviluppare le loro idee e le loro potenzialità.
E' questo il lavoro che ora ci attende, assumerci la responsabilità di scegliere per poter così dare conto di quanto avremo fatto e poter essere giudicati.